Mirella Barberio_website artist |
2015 Viaggi in periferia: intorno all'essere - 2015 Travels in the suburbs: around being
Tema: Le periferie nella storia? Luoghi delle'essere inquieto. Theme: The suburbs in history? Places of being restless.
Ponendoci di fronte a questa opera, l’artista anzitutto ricorda che è
proprio di questi giorni la notizia che la Biennale di Venezia 2018,
dedicata all’architettura, si interroga sui temi, sempre attualissimi,
aventi attinenza con le periferie; non solo le periferie considerate dal
punto di vista urbanistico, ma anche da quelli connessi con ‘le
periferie della mente’, ‘le periferie dell’essere’; quindi, parlando del
suo vissuto, al quale fa riferimento quando pensa proprio alle
periferie, rammenta che esso è costituito da diverse componenti..
Primariamente, da rievocazioni personali. Infatti, essa riferisce che la
prima volta che si è posta le questioni congiunte con le periferie è
stato quando ha visto, nel 2004, le immagini dell’attentato dii
Atochaa, Spagna, e laa
strage di
bambinii
diiBeslann, perpetrata dai
ceceni in Ossezia del Nord..
Poi, da accadimenti violenti, avvenuti recentemente in Francia, Belgio,
Germania e strettamente connessi con uomini provenienti dallee
banlieuee. Le
conseguenti intime emozioni indotte da questi eventi, l’hanno spinta a
produrre, nel 2015, opere che esprimessero, in modo appropriato, il suo
stato interiore..
In seguito, a questi impulsi, si sono associati ancheIn seguito, a questi impulsi, si sono associati ancheeii
ricordi personali che derivano dai suoi molteplici attraversamenti dei
diversi sobborghi urbani di città italiane ed europee. Immediatamente
racconta di aver visto li sia donne anziane, alle quali basta incrociare
un sorriso o un gesto affettuoso del viandante per rianimarsi un poco e
chiedere una conversazione, sia di aver incrociato giovani azzimati,
imitanti certi personaggi visti in televisione; ricorda particolarmente
quelli napoletani, le cui posture imitavano i personaggi truci dellaa
fictionnGomorra; in quella
occasione ha provato indicibile sgomento e ripulsa.Gomorra; in quella
occasione ha provato indicibile sgomento e ripulsa.
Questo suo coinvolgimento è stato anche accentuato dalle suggestioni
provenienti da certe affermazioni dei sociologi Z. Baumann e M. Augé, i
quali hanno espresso, in più occasioni, le loro osservazioni
concernenti, per l'appunto, le periferie descritte: ora come luoghi
problematici (disoccupazione,
tensioni tra le diverse comunità religiose, lontananza dalle istituzioni
…), ora come luoghi vivi, tanto che moltissimi ‘creativi’ decidono, poi,
di trasferirsi in quelle zone per seguirne i ‘palpiti’ o da quelle
periferie partono per affrontare avventure strepitose; si ricordino, ad
esempio,
i Beatlessche partendo da un
quartiere periferico dii Liverpooll,
nel 1957, divengono in seguito un fenomeno di comunicazione di massa di
proporzioni mondiali; essi hanno segnato un'epoca nella musica, nel
costume, nella moda e nella pop art..
Altra causa, altrettanto significativa, che l’ha suggestionata,
è
dovuto alle impressioni ricevute durante la lettura di poeti e
scrittori, nonché dalle immagini proposte dai pittori, dai fotografi e
dai cineasti che l’anno preceduta. La Barberio, tra le poesie cita, per
esempio: ‘‘In
periferia: un'altra Roma’
di P.P.Pasolini, o ‘Ti offro’
di Luis Borges, oppure tra gli scritti quello di Gustave Flaubert quando
affermava “Periferie. Tremende
nelle rivoluzioni” o ancora quello di Fernando Pessoa quando
scriveva: “Sono la periferia di
una città inesistente, il commento prolisso a un libro non scritto. Non
sono nessuno, nessuno. Non so sentire, non so pensare, non so volere.”.
Tra gli artisti, dichiarando che non vuole scendere molto lontano nel
tempo, rammenta l’emblematico ‘I
mangiatori di patate’ di Van Gogh, oppure le solitarie periferie di
M. Sironi,
le cui atmosfere,ottenute usando i grigi e la terra di Siena, bene
rappresentano il fumo mefitico e lordante delle fabbriche o ancora le
periferie di R. Vespignani, le cui figurazioni sono composte con colori
ferrigni strisciati, pertanto irritanti..
E, da ultimo, sfogliando un catalogo comprendente immagini di
vari artisti, si sofferma su un’opera dii Edwardd
Hopperr,
certamente ‘elegante’,,
raffigurante
un sobborgo newyorkese, e qui rammenta che questo artista, il qualee
diceva:
""non dipingo quello che vedo, ma
quello che provoo", le ha insegnato molto, giacché comunica allo
spettatore un forte senso di inquietudine e mette in risalto il tema
principale dell’opera: la sofferta incomunicabilità, che immette nella
sconfinataa solitudine..
Tra i fotografi, essa ricorda particolarmente le sollecitazioni ricevute
alla vista delle foto scattate nella periferiaa
newyorkesenewyorkese
da Weegee (pseudonimo
di Arthur Fellig).
Tra i registi di ogni nazione, che hanno declinato, nel corso del tempo,
il tema ‘periferie’ in tutte le sue accezioni e con diverse sensibilità,
la Barberio, fa un breve cenno agli italiani:
De Sica (Ladri di biciclette,
1948), Pasolini (l’Accatone,
1961 e Mamma Roma, 1962) Rosi
(Le mani sulla città, 1963),
Scola (Belli, brutti, Cattivi,
1976), i quali sicuramente sono nella memoria di noi tutti.
Essa, dopo questo breve excursus
— volendo correlare i significati già elaborati dai rammentati
precorritori e da lei acquisiti e condivisi —
mostrando altre sue opere,
prodotte nel 2015, in particolare quella su raffigurata, intitolata
propriamente ‘Periphéreia’ (il
titolo in greco antico sta ad indicare che le periferie, in varie
accezioni, sono sempre esistite) afferma che l’estetica dei significanti
da lei privilegiata — abbandonando tutti le norme nei secoli precedenti
elaborate (la prospettiva, la sezione aurea, la teoria delle
proporzioni, la teoria delle ombre e quella dei colori), — è stata
elaborata sino ad ottenere la giusta astrazione, poiché l’artista voleva
fissare sulla tela, con immediato gesto, le sue primarie emozioni, ancor
prima che queste potessero essere avvolte, appunto, da qualche, seppure
affascinante, forma mimètica. |
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Quell'atroce
viaggio in periferia. Pittura a olio su tela cm. 80x100.
Odio senza confini - Atocha, Madrid, l'urlo. Pittura a olio su tela, cm. 100x140.
Le banlieue del Belgio. Pittura a olio su tela, cm. 60 x 80. The banlieues of Belgium. Oil painting on canvas, cm. 60 x 80.
Un'autostrada verso la periferia. Pittura a olio su tela, cm. 80 x 120. A highway to the suburbs. Oil painting on canvas, cm. 80 x 120.
Una stazione periferica qualunque. Pittura a olio su tela, cm. 80 x 100. Any peripheral station. Oil painting on canvas, cm. 80 x 100.
Il rione del Bataclan, Parigi, 2015. Olio su tela, cm 80 x 100. The Bataclan district, Paris. 2015. Oil on canvas, 80 x 100 cm.