Mirella Barberio_website artist |
“Europa” era una figura
della mitologia greca
εύρύς (eurus), "ampio"
e ōp "occhio",
il cui nome significava letteralmente “ampio sguardo”;
proprio un ampio sguardo ha guidato la scelta delle opere in mostra, ognuna con uno
stile peculiare e una gittata internazionale.
Catalogo mostra Padiglione Europa
Opere esposte - Works exhibited
Periphéreia: speranze, riscatti,
delusioni, collera.
Pittura a olio, cm 80x100.
Periphéreia: hopes, redemptions, disappointments, anger.. Oil painting, cm 80x100.
Le banlieue del Belgio. Pittura a olio su tela, cm. 60 x 80.
The banlieues of Belgium. Oil painting on canvas, cm. 60 x 80.
Intervista con l'artista - Interview with the artist
Ponendoci di fronte a questa opera, l’artista
anzitutto ricorda che è proprio di questi giorni la notizia che la Biennale
di Venezia 2018, dedicata all’architettura, si interroga sui temi, sempre
attualissimi, aventi attinenza con le periferie; non solo le periferie
considerate dal punto di vista urbanistico, ma anche da quelli connessi con
‘le periferie della mente’, ‘le periferie dell’essere’; quindi, parlando del
suo vissuto, al quale fa riferimento quando pensa proprio alle periferie,
rammenta che esso è costituito da diverse componenti..
Primariamente, da rievocazioni personali.
Infatti, essa riferisce che la prima volta che si è posta le questioni
congiunte con le periferie è stato quando ha visto, nel 2004, le immagini
dell’attentato dii
Atochaa,
Spagna, e laa
strage di
bambinii
diiBeslann, perpetrata dai
ceceni in Ossezia del Nord..
Poi, da accadimenti violenti, avvenuti
recentemente in Francia, Belgio, Germania e strettamente connessi con uomini
provenienti dallee banlieuee.
Le conseguenti intime emozioni indotte da questi eventi, l’hanno spinta a
produrre, nel 2015, opere che esprimessero, in modo appropriato, il suo
stato interiore..
In seguito, a questi impulsi, si sono associati
ancheIn seguito, a questi impulsi, si sono associati ancheeii
ricordi personali che derivano dai suoi
molteplici attraversamenti dei diversi sobborghi urbani di città italiane ed
europee. Immediatamente racconta di aver visto li sia donne anziane, alle
quali basta incrociare un sorriso o un gesto affettuoso del viandante per
rianimarsi un poco e chiedere una conversazione, sia di aver incrociato
giovani azzimati, imitanti certi personaggi visti in televisione; ricorda
particolarmente quelli napoletani, le cui posture imitavano i personaggi
truci dellaa
fictionnGomorra; in
quella occasione ha provato indicibile sgomento e ripulsa.Gomorra; in quella
occasione ha provato indicibile sgomento e ripulsa.
Questo suo coinvolgimento è stato anche
accentuato dalle suggestioni provenienti da certe affermazioni dei sociologi
Z. Baumann e M. Augé, i quali hanno espresso, in più occasioni, le loro
osservazioni concernenti, per l'appunto, le periferie descritte: ora come
luoghi problematici (disoccupazione,
tensioni tra le diverse comunità religiose, lontananza dalle istituzioni …),
ora come luoghi vivi, tanto che moltissimi ‘creativi’ decidono, poi, di
trasferirsi in quelle zone per seguirne i ‘palpiti’ o da quelle periferie
partono per affrontare avventure strepitose; si ricordino, ad esempio,
i
Beatlessche partendo da un quartiere periferico dii
Liverpooll, nel 1957, divengono
in seguito un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali;
essi hanno segnato un'epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella
pop art..
Altra causa, altrettanto significativa, che l’ha
suggestionata,
è
dovuto alle impressioni ricevute durante la lettura di poeti e scrittori,
nonché dalle immagini proposte dai pittori, dai fotografi e dai cineasti che
l’anno preceduta. La Barberio, tra le poesie cita, per esempio: ‘‘In
periferia: un'altra Roma’
di P.P.Pasolini, o ‘Ti offro’ di
Luis Borges, oppure tra gli scritti quello di Gustave Flaubert quando
affermava “Periferie. Tremende nelle
rivoluzioni” o ancora quello di Fernando Pessoa quando scriveva: “Sono
la periferia di una città inesistente, il commento prolisso a un libro non
scritto. Non sono nessuno, nessuno. Non so sentire, non so pensare, non so
volere.”. Tra gli artisti, dichiarando che non vuole scendere molto
lontano nel tempo, rammenta l’emblematico ‘I
mangiatori di patate’ di Van Gogh, oppure le solitarie periferie di M.
Sironi,
le cui atmosfere,ottenute usando
i grigi e la terra di Siena, bene rappresentano il fumo mefitico e lordante
delle fabbriche o ancora le periferie di R. Vespignani, le cui figurazioni
sono composte con colori ferrigni strisciati, pertanto irritanti..
E, da ultimo, sfogliando un catalogo comprendente immagini di vari
artisti, si sofferma su un’opera dii
Edwardd
Hopperr,
certamente ‘elegante’,,
raffigurante
un sobborgo newyorkese, e qui rammenta che questo artista, il qualee
diceva:
""non dipingo quello che vedo, ma
quello che provoo", le ha insegnato molto, giacché comunica allo
spettatore un forte senso di inquietudine e mette in risalto il tema
principale dell’opera: la sofferta incomunicabilità, che immette nella
sconfinataa solitudine..
Tra i fotografi, essa ricorda particolarmente le sollecitazioni ricevute
alla vista delle foto scattate nella periferiaa
newyorkesenewyorkese
da Weegee (pseudonimo
di Arthur Fellig).
Tra i registi di ogni nazione, che hanno declinato, nel corso del tempo, il
tema ‘periferie’ in tutte le sue accezioni e con diverse sensibilità, la
Barberio, fa un breve cenno agli italiani:
De Sica (Ladri
di biciclette, 1948), Pasolini (l’Accatone,
1961 e
Mamma Roma, 1962) Rosi (Le
mani sulla città, 1963), Scola (Belli,
brutti, Cattivi, 1976), i quali sicuramente sono nella memoria di noi
tutti.
Essa, dopo questo breve excursus — volendo correlare i significati già elaborati dai rammentati precorritori e da lei acquisiti e condivisi — mostrando altre sue opere, prodotte nel 2015, in particolare quella su raffigurata, intitolata propriamente ‘Periphéreia’ (il titolo in greco antico sta ad indicare che le periferie, in varie accezioni, sono sempre esistite) afferma che l’estetica dei significanti da lei privilegiata — abbandonando tutti le norme nei secoli precedenti elaborate (la prospettiva, la sezione aurea, la teoria delle proporzioni, la teoria delle ombre e quella dei colori), — è stata elaborata sino ad ottenere la giusta astrazione, poiché l’artista voleva fissare sulla tela, con immediato gesto, le sue primarie emozioni, ancor prima che queste potessero essere avvolte, appunto, da qualche, seppure affascinante, forma mimètica.
Recensione del curatore Gianni Dunil
Luogo dell'esposizione - Place of exposure
Palazzo Albrizzi - Capello. Cannaregio, Fondamenta Sant'Andrea, 4118. 30121 - Venezia
Il piano nobile del prestigioso Palazzo Albrizzi Capello, sede anche del
Padiglione Guatemala - 16°. Mostra Internazionale di Architettura - Biennale di Venezia, ha
ospitato, nell'Ottobre
2018, l’autorevole esposizione d’arte intitolata “Padiglione Europa”, a cura del
Prof. Gianni
Dunil
e della Prof.ssa
Nevia Capello
e ha accolto i migliori Artisti del continente europeo, ai quali è stato assegnato
il prestigioso
Premio alla Carriera.
La mostra è stata presentata in anteprima assoluta presso la
Camera dei
Deputati,
alla cui
Presidenza
è stato inoltrato un particolare ringraziamento, esteso anche
alla Presidenza del
Parlamento Europeo.
L'esposizione si sviluppata
entro una cornice cosmopolita, coincidente con l’apertura a Venezia dei
Padiglioni di 65 Nazioni partecipanti alla 16. Mostra Internazionale di
Architettura - la Biennale di Venezia, tra i cui temi ha trattato anche quello
inerente le periferie urbane mondiali: dagli U.S.A.
alla Russia, dalla Cina al Brasile. Si è venuto così a creare un sapiente confronto
nato in un contesto di fertile fermento culturale e creativo, adatto
soprattutto alla valorizzazione del talento e delle eccellenze.
The main floor of the prestigious Palazzo Albrizzi Capello, also home to the Guatemala Pavilion - 16th. International Architecture Exhibition - Venice Biennale, hosted, in October 2018, the authoritative art exhibition entitled "Europe Pavilion", curated by Prof. Gianni Dunil and Prof. Nevia Capello and welcomed the best Artists of the European continent, to which the prestigious Career Award has been assigned. The exhibition was presented in absolute preview at the Chamber of Deputies, to whose Presidency a special thanks was given, also extended to the Presidency of the European Parliament. During the conference in Montecitorio, the curator Gianni Dunil illustrated the works of the Artists through an in-depth critical description; the presentation of the works was then made visible all over the world with live online on the official website of the Italian Parliament.
The exhibition developed within a cosmopolitan frame, coinciding with the opening in Venice of the Pavilions of 65 countries participating in the 16th International Architecture Exhibition - the Venice Biennale, whose themes also dealt with the one concerning the world's urban outskirts: from the USA to Russia, from China to Brazil. In this way we have created a wise comparison born in a context of fertile cultural and creative ferment, especially suited to the enhancement of talent and excellence.
Inagurazione mostra - Exhibition opening
Mirella Barberio a colloquio con la Direttrice artistica dott. Nevia Capello - Mirella Barberio in conversation with the artistic director dr. Nevia Capello
Recensioni
Comunicati stampa
Mirella Barberio, Periphéreia, speranze,
riscatti delusioni, collera, olio su tela, cm. 80x100, 2015
Le banlieue del Belgio. Pittura a olio su tela, cm. 60 x 80. The banlieues of Belgium. Oil painting on canvas, cm. 60 x 80.
venerdì 23 novembre 2018 -
Padiglione Europa
Dal 16 Settembre 2018 al 26 Novembre 2018
LIBERO QUOTIDIANO Fotogallery della premiazione alla Sala Stampa della Camera dei Deputati e relativo articolo
Arte e cultura
Padiglione Europa. Gli artisti più famosi e la ricerca di uno stato
primordiale della pittura
MOSTRA - “Padiglione Europa”: a Venezia un’arte che guarda il patrimonio
culturale del continente Grande attesa per la rassegna lagunare che partirà
il 16 Settembre fino al 26 Novembre con quarantacinque artisti scelti tra
pittori, scultori, fotografi, per rappresentare il patrimonio culturale del
continente europeo
Grande attesa per la rassegna lagunare che partirà il 16 Settembre fino al
26 Novembre con quarantacinque artisti scelti tra pittori, scultori,
fotografi, per rappresentare il patrimonio culturale del continente europeo
Il piano nobile del
prestigioso Palazzo Albrizzi Capello (Cannaregio, Venezia) ospiterà a
partire dal 16 Settembre e fino al 26 Novembre un ciclo di tre
mostre rientranti sotto l’autorevole manifestazione “Padiglione Europa”,
curata da Gianni Dunil con la direzione artistica di Nevia Capello, le
esposizioni accoglieranno i migliori artisti del continente europeo.
(ASI) Venezia. Grande attesa per la rassegna lagunare che partirà il 16 Settembre fino al 26 Novembre con quarantacinque artisti scelti tra pittori, scultori, fotografi, per rappresentare il patrimonio culturale del continente europeo.
…L’autorevole manifestazione “Padiglione Europa”, curata da Gianni Dunil
con la direzione artistica di Nevia Capello, le esposizioni accoglieranno i
migliori artisti del continente europeo.
La mostra sarà presentata il 19 Ottobre (ingresso riservato) presso la sala
stampa della Camera dei Deputati in Roma, rientrando nel programma di eventi
volti all’affermazione dell’arte come guida illuminata della cultura
europea. In tale occasione ad ogni artista verrà conferito un Riconoscimento
alla Carriera.
A Venezia la mostra d’arte che accoglie il meglio del patrimonio culturale europeo
Grande attesa per la rassegna lagunare che
partirà il 16 settembre con quarantacinque artisti scelti tra pittori,
scultori, fotografi, per rappresentare il patrimonio culturale del
continente europeo. Il piano nobile del prestigioso Palazzo Albrizzi Capello
(Cannaregio),
La mostra sarà presentata il 19 ottobre (ingresso riservato) presso la sala stampa della Camera dei Deputati in Roma, rientrando nel programma di eventi volti all’affermazione dell’arte come guida illuminata della cultura europea. In tale occasione a ogni artista verrà conferito un Riconoscimento alla Carriera.
Padiglione Europa
redazione · 11 settembre 2018
Grande attesa per la rassegna “Padiglione Europa” che inaugurerà domenica 16 Settembre a Venezia con quarantacinque artisti scelti per rappresentare il patrimonio culturale del continente europeo. Presentazione ufficiale venerdì 19 ottobre alla Camera dei Deputati in Roma con la consegna del riconoscimento alla carriera.
Il piano nobile del prestigioso Palazzo Albrizzi Capello (Cannaregio,
Venezia) ospita dal 16 settembre fino al 26 novembre un ciclo di tre
mostre rientranti nella manifestazione “Padiglione Europa”, curata da
Gianni Dunil con la direzione artistica di Nevia Capello: le
esposizioni accoglieranno i migliori artisti del continente europeo.
settembre 17, 2018
Redazione James
Art
News
Per il curatore Gianni Dunil ….
sede:
Palazzo Albrizzi Capello
(Venezia).
cura:
Gianni Dunil.
Il piano nobile di Palazzo Albrizzi Capello ospita un ciclo di tre mostre nell’ambito della rassegna “Padiglione Europa”.
“Nella prima esposizione si indaga l’approccio con il Sacro attraverso
opere cariche di sublimazione e elevazione spirituale, fondate sul culto
della natura e sulla trasmissione di messaggi mistici. La tavolozza
cromatica si avvale principalmente del bianco e di una gamma di colori
eterei.
La seconda mostra è connotata prevalentemente da sperimentazioni
linguistiche personali in cui i colori e i segni gestuali, liberi e
magmatici, si fanno pastosi, densi, portatori di istanze emotive e
interiori.
La terza esposizione, al contrario delle precedenti, segna un ritorno a
stilemi estetici figurativi riletti in chiave innovativa e originale. Le
composizioni divengono ricerca di uno stato primordiale della pittura, un
ritorno ad una tradizione classica. Inoltre gli affreschi presenti sulla
volta del Salone Nobile rappresentano un interessante scambio artistico tra
passato e contemporaneo”.
Gianni Dunil
Grande attesa per la rassegna lagunare,
dal titolo Padiglione Europa che partirà il 16 Settembre fino al 26 Novembre
con quarantacinque artisti scelti tra pittori, scultori, fotografi, per
rappresentare il patrimonio culturale del continente europeo. Il piano
nobile del prestigioso Palazzo Albrizzi Capello
(Cannaregio, Venezia) ospiterà a partire dal 16 Settembre e fino al 26
Novembre un ciclo di tre mostre rientranti sotto l’autorevole manifestazione
“Padiglione Europa”, curata da Gianni Dunil con la direzione artistica
di Nevia Capello, le esposizioni accoglieranno i migliori artisti del
continente europeo. La mostra sarà presentata il 19 Ottobre (ingresso
riservato) presso la sala stampa della Camera dei Deputatiin Roma,
rientrando nel programma di eventi volti all’affermazione dell’arte come
guida illuminata dellacultura europea. In tale occasione ad ogni artista
verrà conferito un Riconoscimento alla Carriera.
Così è descritta la manifestazione dal
curatore Gianni Dunil: “Nella prima esposizione si indaga l’approccio con il
Sacro attraverso opere cariche di sublimazione e elevazione spirituale,
fondate sul culto della natura e sulla trasmissione di messaggi mistici. La
tavolozza cromatica si avvale principalmente del bianco e di una gamma di
colori eterei. La seconda mostra è connotata prevalentemente da
sperimentazioni linguistiche personali in cui i colori e i segni gestuali,
liberi e magmatici, si fanno pastosi, densi, portatori di istanze emotive e
interiori. La terza esposizione, al contrario delle precedenti, segna un
ritorno a stilemi estetici figurativi riletti in chiave innovativa e
originale. Le composizioni divengono ricerca di uno stato primordiale della
pittura, un ritorno ad una tradizione classica. Inoltre gli affreschi
presenti sulla volta del Salone Nobile rappresentano un interessante scambio
artistico tra passato e contemporaneo”.